IO AMO TE
I LOVE YOU
Promuovere la Cultura come Capitale passa innanzitutto dalla valorizzazione dei nostri spazi culturali. Per questo il progetto artistico-editoriale IO AMO TE rappresenta una preziosa occasione per celebrare L’ARCA di Teramo, a un decennio dalla sua apertura, attraverso le opere e la visione di sei artisti: Luigi Carboni, Fabrizio Cotognini, Matteo Fato, Giuseppe Stampone, Georgia Tribuiani che hanno esposto, anche in più occasioni, nelle sue sale, e della giovanissima teramana Giuditta Branconi, al debutto proprio nei nostri spazi. Un debutto che testimonia la perfetta chiusura di un cerchio e un ideale passaggio di testimone che segnala come L’ARCA, grazie all’attuale Amministrazione, sia tornata ad essere un perno centrale per l’arte contemporanea e uno spazio strategico per la formazione delle giovani generazioni. Il laboratorio per le arti contemporanee di Teramo è nato infatti come uno spazio dedicato alla ricerca, alla sperimentazione, in cui l’attività espositiva è stata sempre legata a qualificate esperienze didattiche. 

Nel 2021, dopo un periodo in cui la programmazione culturale ha subito un rallentamento a causa della pandemia, come Amministrazione abbiamo deciso, con fermezza e lungimirante progettualità, di riaprire al pubblico L’ARCA con la mostra Pressure, sulla grafica d’arte contemporanea, che ha riportato nelle sale opere di autori di livello nazionale
e internazionale. Subito dopo è stata inaugurata una retrospettiva del pittore Guido Montauti, e successivamente quella di Giovanni Melarangelo. Due testimonianze dell’attenzione che l’Amministrazione e il suo Assessore alla Cultura hanno sempre dedicato alla loro preziosa eredità artistica e alle esperienze creative del territorio.

Un’attenzione che ci ha permesso di ospitare, da fine novembre al 29 Gennaio, la mostra di uno degli artisti più iconici e apprezzati del nostro secolo, lo street artist inglese Banksy, che conferma come il laboratorio de L’ARCA e la nostra città siano ormai diventati un vero e proprio punto di riferimento culturale anche a livello nazionale. Questo perché la Cultura come Capitale non è mai stato un mero slogan, ma un cambio di prospettiva rispetto al passato. Grazie alla messa a sistema delle risorse culturali della nostra città e al rapporto con tutte le istituzioni e gli enti del territorio che si occupano di cultura, quest’ultima è diventata un volano di sviluppo, soprattutto sotto il profilo della crescita della Città-comunità. Grazie al lavoro di questi anni, infatti, abbiamo aperto i nostri confini, uscendo fuori da una dimensione provinciale e aprendo Teramo città capoluogo alla visibilità e al confronto con i palcoscenici nazionali, puntando sulla vocazione culturale della nostra città. Io Amo Te, che per assonanza rimanda a Io Amo Teramo, è dunque un evento in grado di attestare
ancora, grazie alla presenza di artisti che lavorano con musei e gallerie di livello internazionale, quanto L’ARCA sia un luogo d’eccellenza dedicato all’arte contemporanea. La mostra permette, inoltre, di riflettere su quanto la provincia sia una risorsa preziosa, fondamentale dal punto di vista formativo. Tre artisti, tra cui due donne che partecipano all’evento, hanno studiato nei nostri licei ed esemplificano il valore di una comunità scolastica capace di formare eccellenze senza alcuna sudditanza. Da questo punto di vista con particolare soddisfazione accogliamo un progetto che ha come tassello fondamentale la proposta di seminari e workshop indirizzati alla formazione superiore e accademica costruendo un circuito virtuoso nel quale la cultura diventi un perno per edificare una comunità sempre più attiva e protagonista.

Visto l’impegno profuso da tutti gli attori che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, esprimo i più sentiti ringraziamenti dell’Amministrazione all’Assessore, alla segreteria, ai dirigenti amministrativi e del Polo Museale che hanno lavorato in perfetta sintonia con il curatore Umberto Palestini, gli artisti e Andrea Sanchini, autore dell’allestimento e della stampa del pregevole volume.
Il Sindaco di Teramo
Gianguido D’Alberto
Promuovere la Cultura come Capitale passa innanzitutto dalla valorizzazione dei nostri spazi culturali. Per questo il progetto artistico-editoriale IO AMO TE rappresenta una preziosa occasione per celebrare L’ARCA di Teramo, a un decennio dalla sua apertura, attraverso le opere e la visione di sei artisti: Luigi Carboni, Fabrizio Cotognini, Matteo Fato, Giuseppe Stampone, Georgia Tribuiani che hanno esposto, anche in più occasioni, nelle sue sale, e della giovanissima teramana Giuditta Branconi, al debutto proprio nei nostri spazi. Un debutto che testimonia la perfetta chiusura di un cerchio e un ideale passaggio di testimone che segnala come L’ARCA, grazie all’attuale Amministrazione, sia tornata ad essere un perno centrale per l’arte contemporanea e uno spazio strategico per la formazione delle giovani generazioni. Il laboratorio per le arti contemporanee di Teramo è nato infatti come uno spazio dedicato alla ricerca, alla sperimentazione, in cui l’attività espositiva è stata sempre legata a qualificate esperienze didattiche. 

Nel 2021, dopo un periodo in cui la programmazione culturale ha subito un rallentamento a causa della pandemia, come Amministrazione abbiamo deciso, con fermezza e lungimirante progettualità, di riaprire al pubblico L’ARCA con la mostra Pressure, sulla grafica d’arte contemporanea, che ha riportato nelle sale opere di autori di livello nazionale e internazionale. Subito dopo è stata inaugurata una retrospettiva del pittore Guido Montauti, e successivamente quella di Giovanni Melarangelo. Due testimonianze dell’attenzione che l’Amministrazione e il suo Assessore alla Cultura hanno sempre dedicato alla loro preziosa eredità artistica e alle esperienze creative del territorio.

Un’attenzione che ci ha permesso di ospitare, da fine novembre al 29 Gennaio, la mostra di uno degli artisti più iconici e apprezzati del nostro secolo, lo street artist inglese Banksy, che conferma come il laboratorio de L’ARCA e la nostra città siano ormai diventati un vero e proprio punto di riferimento culturale anche a livello nazionale. Questo perché la Cultura come Capitale non è mai stato un mero slogan, ma un cambio di prospettiva rispetto al passato. Grazie alla messa a sistema delle risorse culturali della nostra città e al rapporto con tutte le istituzioni e gli enti del territorio che si occupano di cultura, quest’ultima è diventata un volano di sviluppo, soprattutto sotto il profilo della crescita della Città-comunità. Grazie al lavoro di questi anni, infatti, abbiamo aperto i nostri confini, uscendo fuori da una dimensione provinciale e aprendo Teramo città capoluogo alla visibilità e al confronto con i palcoscenici nazionali, puntando sulla vocazione culturale della nostra città. Io Amo Te, che per assonanza rimanda a Io Amo Teramo, è dunque un evento in grado di attestare ancora, grazie alla presenza di artisti che lavorano con musei e gallerie di livello internazionale, quanto L’ARCA sia un luogo d’eccellenza dedicato all’arte contemporanea. La mostra permette, inoltre, di riflettere su quanto la provincia sia una risorsa preziosa, fondamentale dal punto di vista formativo. Tre artisti, tra cui due donne che partecipano all’evento, hanno studiato nei nostri licei ed esemplificano il valore di una comunità scolastica capace di formare eccellenze senza alcuna sudditanza. Da questo punto di vista con particolare soddisfazione accogliamo un progetto che ha come tassello fondamentale la proposta di seminari e workshop indirizzati alla formazione superiore e accademica costruendo un circuito virtuoso nel quale la cultura diventi un perno per edificare una comunità sempre più attiva e protagonista.

Visto l’impegno profuso da tutti gli attori che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, esprimo i più sentiti ringraziamenti dell’Amministrazione all’Assessore, alla segreteria, ai dirigenti amministrativi e del Polo Museale che hanno lavorato in perfetta sintonia con il curatore Umberto Palestini, gli artisti e Andrea Sanchini, autore dell’allestimento e della stampa del pregevole volume.
Il Sindaco di Teramo
Gianguido D’Alberto
Promoting Culture as an Asset initially involves the way we give value to our cultural spaces. For this reason, the artistic-editorial project IO AMO TE is a precious chance to celebrate Teramo’s L’ARCA, one decade after its inauguration, through the works and vision of six artists: Luigi Carboni, Fabrizio Cotognini, Matteo Fato, Giuseppe Stampone, Georgia Tribuiani, who have already exhibited their artwork in this venue, and the young Giuditta Branconi from Teramo, who makes her début here. A début attesting to the perfect closure of a circle, and an ideal passing of the torch, marking how, thanks to the current Administration, L’ARCA is once again a central hub for contemporary art, and a strategic place to train young generations. Teramo’s contemporary arts workshop was founded as a space devoted to research and experimentation, where the exhibitions have always been linked to qualified educational experiences. 

In 2021, after a period during which the cultural program has lost momentum due to the pandemic, the City Administration resolved, with a far-sighted design in mind, to reopen L’ARCA to the public with the Pressure exhibit on contemporary art graphic, which brought the works by national and international artists back to its halls. Then, we opened a retrospective on painter Guido Montauti followed 
by one on Giovanni Melarangelo. Two examples of the attention the Administration and the Councillor for Culture have always devoted to the precious artistic heritage and experiences of this territory. 

An attention that, between the end of November and the 29th of January, allowed us to host the exhibit of one of the most iconic and appreciated artists of our century, English street artist Banksy, which confirms how L’ARCA’s workshop and our city have become an actual cultural landmark, even at national level. This is because Culture as an Asset has never been just a slogan. It is a change of perspective compared to the past. By investing in the cultural resources of our city and in the relationship with all local institutions and associations dealing with culture, it has become a driver of development, especially when it comes to the City-Community growth. Indeed, through the work done in these years, we opened our boundaries, emerging from a provincial dimension and opening the provincial capital of Teramo to visibility and to the comparison with national stages, by aiming on the cultural vocation of our city. 

Io Amo Te - which sounds like Io Amo Teramo - is an event that can still attest how much L’ARCA is a place for contemporary art excellence, thanks to the presence of artists who work with international museum 
and galleries. The exhibit also helps us ponder how the province is a precious resource, from an educational standpoint. Three artists, including two of the women taking part in the event, studied in our high schools, and exemplify the value of a school community capable of forming excellence, without any artistic subjection. Along these lines, we are very proud to welcome a project whose fundamental element is offering seminars and workshops for higher and academic education, thus creating a virtuous cycle where culture becomes a pivot to build an increasingly active and involved community.

Considering the efforts made by all the actors who contributed to the realisation of the event, I express the Administration’s heartfelt thanks to the Councillor, the secretariat, the administrative and museum managers who worked in perfect harmony with the curator Umberto Palestini, the artists and Andrea Sanchini, author of the exhibition set-up and printing of the valuable volume.




The Mayor of Teramo
Gianguido D’Alberto
Promoting Culture as an Asset initially involves the way we give value to our cultural spaces. For this reason, the artistic-editorial project IO AMO TE is a precious chance to celebrate Teramo’s L’ARCA, one decade after its inauguration, through the works and vision of six artists: Luigi Carboni, Fabrizio Cotognini, Matteo Fato, Giuseppe Stampone, Georgia Tribuiani, who have already exhibited their artwork in this venue, and the young Giuditta Branconi from Teramo, who makes her début here. A début attesting to the perfect closure of a circle, and an ideal passing of the torch, marking how, thanks to the current Administration, L’ARCA is once again a central hub for contemporary art, and a strategic place to train young generations. Teramo’s contemporary arts workshop was founded as a space devoted to research and experimentation, where the exhibitions have always been linked to qualified educational experiences. 

In 2021, after a period during which the cultural program has lost momentum due to the pandemic, the City Administration resolved, with a far-sighted design in mind, to reopen L’ARCA to the public with the Pressure exhibit on contemporary art graphic, which brought the works by national and international artists back to its halls. Then, we opened a retrospective on painter Guido Montauti followed by one on Giovanni Melarangelo. Two examples of the attention the Administration and the Councillor for Culture have always devoted to the precious artistic heritage and experiences of this territory.

An attention that, between the end of November and the 29th of January, allowed us to host the exhibit of one of the most iconic and appreciated artists of our century, English street artist Banksy, which confirms how L’ARCA’s workshop and our city have become an actual cultural landmark, even at national level. This is because Culture as an Asset has never been just a slogan. It is a change of perspective compared to the past. By investing in the cultural resources of our city and in the relationship with all local institutions and associations dealing with culture, it has become a driver of development, especially when it comes to the City-Community growth. Indeed, through the work done in these years, we opened our boundaries, emerging from a provincial dimension and opening the provincial capital of Teramo to visibility and to the comparison with national stages, by aiming on the cultural vocation of our city.

Io Amo Te - which sounds like Io Amo Teramo - is an event that can still attest how much L’ARCA is a place for contemporary art excellence, thanks to the presence of artists who work with international museum and galleries. The exhibit also helps us ponder how the province is a precious resource, from an educational standpoint. Three artists, including two of the women taking part in the event, studied in our high schools, and exemplify the value of a school community capable of forming excellence, without any artistic subjection. Along these lines, we are very proud to welcome a project whose fundamental element is offering seminars and workshops for higher and academic education, thus creating a virtuous cycle where culture becomes a pivot to build an increasingly active and involved community.

Considering the efforts made by all the actors who contributed to the realisation of the event, I express the Administration’s heartfelt thanks to the Councillor, the secretariat, the administrative and museum managers who worked in perfect harmony with the curator Umberto Palestini, the artists and Andrea Sanchini, author of the exhibition set-up and printing of the valuable volume.
The Mayor of Teramo
Gianguido D’Alberto